- 12/11/2019
- Posted by: daniele
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Dopo il polietilene, è il polipropilene la resina standard più diffusa al mondo. L’ultimo rapporto di Ceresana sul mercato di questo polimero prevede che i ricavi relativi al polipropilene crescano in media del 4,9% all’anno fino al 2026. Nel 2018 il più importante mercato di sbocco per il PP è stato quello degli imballaggi flessibili: un totale di 16,4 milioni di tonnellate sono state trasformate in film, sacchetti e sacchi. Altri 15,5 milioni di t sono stati invece utilizzati per la produzione di imballaggi rigidi, quali: contenitori e coperchi per alimenti e bevande, prodotti chimici e prodotti industriali e per la casa. Seguono i beni di largo consumo e le fibre. Lo stampaggio a iniezione rappresenta un’importante tecnologia di lavorazione nel settore delle materie plastiche, di particolare importanza soprattutto per il polipropilene.Si tratta di una tecnica relativamente rapida, utilizzata non solo per la produzione di articoli in grandi volumi, come i prodotti usa e getta, ma anche di componenti di precisione altamente complessi. Le tipologie di parti stampate a iniezione sono quasi illimitate. Nel 2018 sono stati processati quasi 23,6 milioni di t di polipropilene con questa tecnologia. Oltre agli omopolimeri uniformi, esistono vari copolimeri del PP come icopolimeri random e a blocchi. Queste resine hanno perlopiù caratteristiche simili. Le diverse proprietà, tuttavia, aiutano nella scelta del miglior materiale per l’applicazione specifica e il budget a disposizione. Rispetto agli omopolimeri,i copolimeri del polipropilene evidenzieranno presumibilmente tassi di crescita notevolmente più elevati, intorno al 3,6% all’anno fino al 2026.
Fonte: Macplas